Mancanza di appetito e stanchezza: cause, sintomi e rimedi
Mancanza di appetito e stanchezza sono nella maggior parte dei casi sintomi di condizioni passeggere. Situazioni come la difficoltà temporanea ad adattarsi ai cambiamenti di stagione o il calo di energie correlato a una dieta restrittiva.
Ma, in alcuni casi, possono essere l’espressione di malattie più o meno gravi.
Di fatto, la perdita di appetito rinforza una stanchezza già presente e crea le condizioni per un indebolimento delle difese immunitarie. Questo fenomeno aumenta il rischio di infezioni.
Tali sintomi compaiono spesso associati ad astenia generalizzata, perdita della motivazione, peggioramento dell’umore e dimagrimento. Se si protraggono nel tempo e non hanno una causa apparente è necessario consultare il medico per stabilire le cause.
In alcuni casi possono essere utili prodotti a base di sostanze che aumentano le risorse energetiche.
Poco appetito e stanchezza: quali possibili cause
La stanchezza e la perdita di appetito non hanno sempre cause conosciute. Capita spesso che compaiano senza una spiegazione logica e che si risolvano entro pochi giorni, senza grandi spiegazioni.
In altri casi, invece, possono rappresentare segnali da non sottovalutare.
Se stanchezza e poco appetito sono sintomi associati possono esprimere condizioni quali:
- Convalescenza post intervento chirurgico;
- Terapia cortisonica a lungo termine, che nel tempo può essere responsabile di effetti collaterali quali la riduzione dell’appetito e il senso di stanchezza cronica;
- Assunzione di farmaci per il trattamento di malattie della tiroide;
- Intolleranze alimentari;
- Sindrome da fatica cronica, una condizione caratterizzata da estrema affaticabilità;
- Riduzione, soprattutto a causa di patologie del rene, della quantità di proteine presenti nel muscolo e nel sangue;
- Tumori, responsabili di stanchezza e riduzione dell’appetito sia come malattie in sé che a causa delle terapie che comportano.
Fra le cause ci possono essere anche abitudini alimentari non equilibrate. Le diete restrittive, ad esempio quella vegana, possono portare ad una riduzione delle sostanze con funzione energetica.
Stanchezza e perdita di appetito possono presentarsi anche nei bambini. Dietro queste manifestazioni, possono esserci cause importanti. Una fra tutte la denutrizione, che può subentrare per malattie fisiche o disturbi psichiatrici o a causa di condizioni di vita inadeguate.
Anche gli stati di debilitazione post infezione, soprattutto nel caso di malattie come la mononucleosi, sono fra le cause della comparsa di spossatezza e mancanza di appetito.
Stanchezza e mancanza di appetito: sintomi collegati?
Se la stanchezza insorge in contemporanea con la mancanza di appetito o negli stessi giorni, è molto probabile che ci sia un legame fra loro.
Gli altri sintomi di solito presenti sono:
- Astenia generalizzata, che compare quando stanchezza e perdita di appetito perdurano;
- Perdita della motivazione;
- Dimagrimento e magrezza;
- Ritardo nell’accrescimento e denutrizione, una condizione che deve essere monitorata nel bambino;
- Stati d’animo quali ansia o depressione;
- Stress psicofisico, che associa manifestazioni nel corpo e disagi mentali.
Se questi sintomi compaiono dopo avere assunto, per periodi di tempo significativi, farmaci quali antidepressivi è importante rivolgersi al proprio medico. Sarà lui a valutare la situazione e a verificare la necessità di una modifica della terapia.
Stanchezza e perdita di appetito: possibili rimedi e cosa fare
Fra i rimedi più intuitivi e di facile applicazione per la stanchezza e la mancanza di appetito, il riposo è quello più consigliato.
Non sempre è possibile concedersi qualche giorno di stop, ma è necessario per ripristinare le energie che sono venute meno. Viceversa, trascinarsi cercando di raggiungere a tutti i costi i propri obiettivi, potrebbe causare un ulteriore peggioramento dei sintomi.
Un altro rimedio di buon senso è aumentare l’apporto di carboidrati, forzando il poco appetito. Ma su questo punto bisogna introdurre dei distinguo. La presenza di cibi molto ricchi di carboidrati, specialmente se raffinati, nella dieta può determinare la comparsa dei cosiddetti picchi glicemici dopo i pasti.
Mangiare molti dolci fornisce un apparente sensazione di avere più energie a disposizione, ma questa condizione è destinata a durare poco. Dopo il picco iniziale di forze, le risorse fisiche crollano e ci si sente più stanchi di prima.
Meglio ricorrere ad alimenti freschi e facilmente digeribili, che rilasciano energia gradualmente.
In alcuni casi, il fisico indebolito da stanchezza e mancanza di appetito va aiutato anche con strumenti diversi. Può essere utile assumere prodotti che contengono sostanze in grado di aumentare le energie disponibili.
In questo senso, la somministrazione di sostanze già presenti nel nostro corpo come la carnitina e la vitamina B12 potrebbero contribuire a ripristinare un livello di energia più alto e a stimolare l’appetito.