Magrezza: cause, sintomi e rimedi
La magrezza viene definita in ambito medico sulla base di criteri diversi rispetto a quelli del linguaggio quotidiano. Non è, infatti, sufficiente il fatto che una persona appaia troppo sottile rispetto alla normale forma fisica perché le si attribuisca una diagnosi di magrezza eccessiva.
Per stabilire se una persona ha un effettivo problema di magrezza eccessiva la medicina fa riferimento all’Indice di Massa Corporea, noto anche con il suo acronimo italiano IMC o con quello inglese BMI. L’IMC si calcola dividendo il peso corporeo misurato in chili per il quadrato dell’altezza misurata in metri.
Si può parlare con precisione anche medica di magrezza quando l’IMC è al di sotto di 18,5. Se il suo valore è compreso fra 16 e 18,5 la condizione della persona è definita sottopeso. Quando, invece, l’IMC è inferiore a 16 si parla di grave magrezza.
Naturalmente, si tratta di un indice standard, che viene utilizzato dai medici per individuare criteri diagnostici validi a livello internazionale. Ma il fatto che l’eccessiva magrezza sia patologica dipende dalle cause che l’hanno generata e da molti altri fattori.
Molti casi di magrezza sono di tipo costituzionale. Fanno parte delle caratteristiche individuali del soggetto e non dipendono da cause patologiche, né hanno conseguenze rischiose per la salute.
Per stabilire se una persona rientra in una categoria di magrezza non costituzionale, che richiede specifici rimedi, è necessario che si sottoponga ad un controllo medico personalizzato.
Cause della magrezza
Come già accennato nel paragrafo precedente, la magrezza può avere cause patologiche o essere compatibile con un buono stato di salute generale.
Quest’ultimo è il caso della magrezza costituzionale, caratteristica che non dipende da malattie o traumi. Alle persone magre per ragioni costituzionali non avrebbe senso consigliare di ingrassare, magari adottando una dieta ipercalorica. Si rischierebbe di nuocere al loro metabolismo ottenendo risultati comunque non soddisfacenti in termini di miglioramento dell’eccessiva magrezza.
Anche quella che viene definita magrezza fisiologica è priva di legami con malattie. Può invece dipendere da un aumento del dispendio energetico oppure da una riduzione dell’apporto calorico assunto con la dieta. Queste condizioni si verificano quando l’esercizio fisico si intensifica e aumentano le sedute di allenamento o comunque quando si mangia meno di quanto si brucia. Se non prolungate nel tempo, esse non scatenano conseguenze importanti ai fini del benessere generale dell’organismo.
Ci sono, poi, vere e proprie malattie responsabili di magrezza patologica: malattie endocrine, croniche, disturbi della digestione o psichici.
Le più diffuse condizioni endocrine cause di magrezza eccessiva, soprattutto femminile, sono alcune malattie della tiroide che comportano una produzione di ormoni superiore alla norma.
Fra le patologie croniche, a provocare spesso magrezza eccessiva è il tumore. Questo effetto è una delle conseguenze sia della malattia che delle terapie a cui si deve sottoporre il paziente.
L‘eccessiva magrezza nell’adolescenza è un fenomeno talvolta correlato ai disturbi del comportamento alimentare, primo fra tutti l’anoressia. Come emerge dalle statistiche, tuttavia, non si tratta di un problema limitato alle adolescenti. Negli ultimi anni la diffusione di cause di magrezza eccessiva dovuta all’anoressia nei bambini è aumentata. Sappiamo ormai anche che il ragazzo e l’uomo adulto possono esserne affetti.
Sintomi della magrezza eccessiva
In generale, i sintomi della magrezza eccessiva sono direttamente collegati alle cause che hanno portato a questa condizione. La magrezza costituzionale e quella fisiologica non provocano la comparsa di manifestazioni.
Quando, invece, si parla di magrezza patologica, i sintomi sono quasi sempre evidenti. Il principale è rappresentato dall’astenia, dal malessere generale e dallo stato di debilitazione fisica, che rende difficile svolgere le consuete azioni quotidiane.
Se la magrezza è subentrata nella fase di convalescenza da una patologia, si possono presentare sintomi quali l’inappetenza. Questa non deve essere confusa con l’anoressia. Malgrado il significato etimologico dei due termini sia simile, l’anoressia è una malattia psichica, non legata necessariamente a una riduzione dell’appetito. Inappetenza, invece, è il vocabolo usato per definire in ambito medico la mancanza di appetito.
Occorre prestare particolare attenzione alla magrezza eccessiva dei bambini, se non è costituzionale. Sintomi quali il disinteresse per il gioco e l’astenia ingiustificata da particolari sforzi possono essere una spia d’allarme per stati di denutrizione o malnutrizione. Il rischio, in questi casi, è che si verifichi un ritardo di crescita.
Rimedi per la magrezza eccessiva
La magrezza costituzionale e anche quella fisiologica non richiedono rimedi particolari.
Solo nel caso della magrezza patologica si devono individuare soluzioni che possano portare il soggetto ad un aumento di peso.
Sicuramente, la dieta ipercalorica rappresenta il rimedio più immediato. Aumentare l’apporto calorico, a parità di dispendio di energia, permette di creare le condizioni perché sia deposto tessuto adiposo. Fra gli alimenti a maggiore contenuto calorico unitario, troviamo i dolci e i farinacei. Viene quindi consigliato, in questi casi, di incrementare il consumo di:
- Gelati;
- Budini;
- Dessert al cucchiaio di vario tipo, meglio se preparati in casa;
- Frutta secca;
- Primi con sughi di verdura conditi a crudo con abbondante olio extra vergine di oliva;
- Formaggi, freschi e stagionati.
Questi cibi sono consigliati anche alle persone in convalescenza o affette da patologie croniche.
Per contrastare l’eccessiva magrezza, si possono prendere in considerazione la vitamina B12 (Cobamamide) e L-carnitina, che possono fornire un supporto in caso di dimagrimento eccessivo.
I soggetti affetti da magrezza dovuta a malassorbimento intestinale dovrebbero, invece, rivolgersi al medico per stabilire un piano alimentare personalizzato.